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PAF8 - 1 dicembre / 9 dicembre Chiesa San Giovanni Battista - Corso Antonio Gramsci, Pistoia

  • CSRE - PISTOIA
  • 30 nov 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

IMMAGINE, SCRITTURA E RABBIA - PAF8


“Né la scrittura né la rabbia hanno un inizio e una fine “

Jorges Luis Borges


La contestazione studentesca, la rivolta razziale negli Stati Uniti, la guerra del Vietnam, la rivoluzione culturale in Cina e le repressioni praticate dalle truppe dell’Unione Sovietica ai danni dei paesi satelliti europei, il cambiamento degli stili di vita. Erano gli anni Sessanta del Novecento.

In Italia sulla scia del miracolo economico, colla diffusa e crescente insoddisfazione per la mancanza di una efficace trasformazione industriale e di adeguate riforme sociali, vennero a emergere i molti lati oscuri della vita nazionale: l’inerzia della classe politica, l’insensibilità ai diritti civili, la minorità della figura femminile, il condizionamento politico della televisione, la censura e la mancanza di qualsiasi reale tutela del territorio. Un elenco, questo, molto parziale, in grado solo di alludere tanto alle contraddizioni di un’epoca quanto agli straordinari fermenti che agitavano la società, determinando un clima culturale denso di tensioni utopiche e inevitabilmente conflittuale. In questo periodo la diffusione delle idee era affidata, in gran parte, alla carta stampata. La mostra “Immagine, scrittura e rabbia” si incentra sulla progettazione creativa avvenuta su supporto cartaceo e sul raro e inusuale interesse per i materiali editoriali prodotti dagli artisti dell’epoca.

La mostra vuole contribuire a rileggere il passato, a capire cosa resta di quella eredità e, tra corsi e ricorsi, a comprendere alcune tendenze della pratica artistica contemporanea. Tendenze che si rintracciano nell’ indagine sul sociale, nella sperimentazione e nell’attitudine partecipativa, in una fusione di arte e vita di memoria futurista, arricchita da una connotazione radicale che porta l’artista ad agire come “operatore estetico”.

Tra i materiali esposti si evidenziano i primi poster ED. 912 che quando comparvero nelle librerie furono l’immagine degli iniziali vagiti di un Sessantotto ormai imminente. L’immagine di una generazione di giovani che si riconosceva nella musica dei Beatles e dei Rolling Stones e che manifestava contro la guerra nel Vietnam, una generazione che oppose le proprie istanze di vita all’ordine stabilito mettendone radicalmente in discussione il sistema di valori. ED. 912 non fu semplicemente la sigla di un editore, ma l’immagine di una visione ideale i cui fermenti nel mondo erano evidenti e che nell’ambito dell’arte e della poesia contemporanea trovava forme e sperimentazioni attraverso nuovi linguaggi. ED. 912 furono i primi manifesti d’artista disegnati per essere comunicazione allo stato puro.

In occasione della pubblicazione del catalogo sarà stampata una nuova serie (CS166) di manifesti creata nel laboratorio di Arteterapia della cooperativa Humanitas condotto dall’Arteterapeuta Claudia Masolini. In questa prima serie due manifesti degli artisti Paola Dal Magro e Emerson Alessandro Ottanelli.

Il PAF8 produrrà anche la performance “Nuovo supplemento segnico del dizionario italiano” dell’artista Sara Bargiacchi e i laboratori “Segno e scrittura” del Centro Studi Beatrice Pian Degli Ontani.


Artisti in mostra

Abbiata, Bellasich, Berti, Blaine, Brecht, Carrega, Diacono, Filippini, Flynt, Fong, Franzoni, Garnier, Gregorietti, Higgins, Kolar, Kuowless, Lora Totino, Lucchini, Maciunas, Mari, Mc Carty, Miccini, Mon, Morandini, Munari, Mussig, Mussolo, Negri, Neuburg, Niikuni, Nitsch, Novak, Novarese, Parlacino, Parmiggiani, Pignotti, Sarenco, Sassi, Schwarz, Shiomi, Simonetti, Spatola, Vautier, Vicinelli.

 
 
 

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